Caldarola: la porta dei Sibillini

Il paese di Caldarola, è conosciuto anche come la “Porta dei Sibillini” in quanto oltre a confinare con il territorio del parco, da origine a tutte quelle strade e percorsi che vi conducono, senza considerare che il territorio comunale ha il suo apice ai 1100 mt al Pian della Pagnotta che circonda e lambisce il “Parco dei monti Sibillini”. Geograficamente il Parco, comprende una vasta area, ed è composto dalle provincie di Macerata, Ascoli Piceno, Fermo ed anche la provincia di Perugia (Umbria), con i comuni di Norcia e Preci.

Il Parco deve il suo nome alla grotta del Monte Sibilla da qui la leggenda della Sibilla Appenninica, secondo la quale non era altro che il punto d’accesso al regno incantato della Regina Sibilla. La tradizione narra che la Sibilla Appenninica era una fata buona, veggente e incantatrice, detentrice della conoscenza, conoscitrice dell’astronomia e della medicina, che elargiva responsi profetici. La Sapientissima Sacerdotessa era circondata da Ancelle (le Fate della Sibilla) che vivevano con lei all’interno della Grotta.

Tra le bellezze naturalistiche, ma anche per storia e tradizioni, all’interno del parco è possibile trovare una suddivisione del territorio in quattro aree, conosciute anche come versanti:

– versante storico : Il versante dell’Alto Nera e delle sue Guaite → versante ricco di castelli e torri di vedetta, che ancora oggi caratterizzano i piccoli borghi limitrofi dove, anticamente, sono stati costruiti per evitare l’invasione dei Saraceni. I comuni che rientrano all’interno di questo versante sono: Castelsantangelo sul Nera, Pieve Torina, Ussita e Visso

– versante fiorito → è il versante più settentrionale e nel periodo estivo è possibile ammirare delle bellissime fioriture di orchidee, liliace ed altre interessanti specie come la fritillaria dell’Orsini, il narciso o l’astro alpino. Qui è anche possibile visitare la Grotta dei frati, inoltre a monte del lago di Fiastra è presente la grotta dell’orso e la valle dell’Acquasanta con le sue cascate. I comuni che rientrano all’interno di questo versante sono: Bolognola, Cessapalombo. Fiastra, (Acquacanina), Fiordimonte (Valfornace) e San Ginesio.

– versante sacro → questo versante è considerato il cuore del parco dei Sibillini, specialmente il comune di Norcia, nonché la patria di San Benedetto patrono d’Europa, famosa anche per il suo splendido centro storico. All’interno dei Piani di Castelluccio è presente l’Abbazia di S. Eutizio, sorta nel V° secolo e divenuta famosa per la capacità dei monaci di curare i monaci con preziose e medicanti erbe dei Monti Sibillini. Questo versante del parco è costituito dai comuni umbri, Norcia e Preci

– versante magico → è il versante “famoso” del parco, infatti, anticamente i Sibillini venivano considerati luoghi di demoni, fate e negromanti, non a caso il parco prende il nome della fata Sibilla. In questo versante è presente anche il lago di Pilato e poco distante vi è la Gola dell’Infernaccio. In questa area è possibile incontrare i lupi, l’astore e l’aquila reale ed anche una rara vegetazione, come la stella alpina e la genziana. I comuni compresi in questo versante sono: Amandola, Arquata del Tronto, Montegallo, Montefortino e Montemonaco.

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