Il Cammino Francescano della Marca è un sentiero che passa, per due regioni, quattro province e 17 comuni. L’escursione è un’occasione unica per vivere pienamente il territorio, che si sviluppa lungo l’Appennino Umbro-Marchigiano ed il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Facendo il percorso si ha possibilità di ripercorrere una delle vie che San Francesco utilizzò ottocento anni fa per le sue predicazioni per le Marche meridionali.
S’incontrano lungo il Cammino meravigliose piccole e grandi città, cariche di storia e arte, come Assisi, Spello, Foligno, Sarnano, Amandola, Comunanza e Ascoli Piceno, ma anche piccoli borghi intrisi della più autentica cultura appenninica, dove diventa obbligatorio fermarsi a godere dei preziosi prodotti della terra. L’umano bisogno, inoltre di ristorare l’anima, trova soddisfazione nell’incontro con importanti luoghi della spiritualità francescana, da antichi conventi a splendide chiese gotiche e romaniche.
Il sentiero attraversa tutto il comune di Caldarola, principalmente la parte montana, passando per borghi più caratteristici del Comune, ovvero le frazioni, i cui ruderi e parti dei vecchi castelli sono custoditi aneddoti e culture tutte da scoprire.
Il sentiero lo incrociamo al Castello di Vestignano e proseguendo, lungo la strada asfaltata, si devia per la frazione di Croce dopo un tratto di 800 metri. Al bivio troviamo un sentiero, alla nostra sinistra, in salita, lungo circa 200 metri. Prendendo il sentiero in salita si va direttamente nella piazza di Croce, sotto le mura del castello omonimo. Per le informazioni si rimanda a quanto descritto nel paragrafo relativo alle frazioni.
Proseguendo diritto si passa dal centro di Croce alla località Castiglione, della medesima frazione, si passa davanti alla chiesetta di S.Anna, per poi incrociare la strada della montagna. Attraversata la stessa, possiamo notare alla nostra dx un paletto di legno contrassegnato alla sua sommità da un segnale biancorosso, dove ci indica che siamo sul percorso francescano.
La strada per circa 1,5 km scende nel sottobosco, attraversa a tratti campi di ulivi, della “Coroncina”, uliveti tipici, prettamente locali e conduce alla frazione di Pievefavera; borgo molto caratteristico, ben conservato e ristrutturato nel tempo con origini lontane nei tempi, basti considerare la scoperta dell’area archeologica alle sue pendici.
Dalla chiesa di Pievefavera, di cui lo scorcio sulla vallata è straordinario, si scende per una stradina sterrata, la stessa dopo circa 400 metri ritorna a salire e conduce ad un crocevia, si prende alla nostra dx e si continua il tracciato sino alla fine del bosco.
Si arriva ad un pendio, tutto circondato da oliveti, con viste straordinarie e mozzafiato, per poi giungere alla parte alta di Valcimarra, altra frazione del nostro comune. Dalla fontana, già meta e sosta storica, per coloro che anticamente percorrevano la valle, continua il sentiero francescano che dopo circa 1,5 km condurrà alla chiesa della Madonna del Sasso, incastonata nella roccia, attualmente non agibile e non visitabile.
Il sentiero continua sino ad una biforcazione, dove ci troviamo di fronte a due sentieri: uno che scende alla dx di chi viene da Valcimarra, che conduce al borgo di Bistocco, altra frazione di Caldarola. Un secondo sentiero in salita che conduce all’abitato di Valdiea in località Sfercia di Camerino.
Siamo al confine del territorio, se si desidera ritornare indietro, si consiglia di prendere la strada che da Bistocco riporta alla parte bassa di Valcimarra. Da qui è possibile percorrere la strada che circonda il lago che tra l’altro da l’accesso alla tipica spiaggetta Valleverde, locale caratteristico ed adatto per una sosta, mangiare sano e genuino con prodotti tipici.
Il cammino francescano è un sentiero che si può iniziare in più punti del territorio e quindi ha una lunghezza variabile a secondo dal suo inizio. È di facile percorrenza e non ha un dislivello di particolare rilievo. Complessivamente dal centro di Vestignano possiamo attribuirgli una lunghezza di circa 14 km compreso il ritorno sino al centro di Caldarola.
